Maiolichedelduca
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Il progetto pilota

Il progetto pilota “Una banca dati online della ceramica fra il bacino metaurense - Casteldurante, il Ducato di Urbino e la signoria pesarese degli Sforza (secoli XIV-XVII)” è stato realizzato con Pandora_sistema informatizzato di cura e gestione del patrimonio, ideato dai Musei Civici di Pesaro. Denonimato a conclusione dei lavori “Maioliche del duca”, si è costruito durante il triennio 2005-2007 e ha fornito l’opportunità per creare una rete informatica della ceramica composta dai principali musei della provincia pesarese.

Enti promotori e musei coinvolti

Il progetto è stato promosso da: Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico delle Marche-Urbino, Regione Marche, Provincia di Pesaro e Urbino, Comune di Pesaro ed ha coinvolto: Musei Civici di Pesaro (capofila), Galleria Nazionale delle Marche e Casa Natale di Raffaello a Urbino, Museo Civico e Museo Diocesano di Urbania, Pinacoteca e Museo Civico di palazzo Malatestiano di Fano.

Le finalità

  • incentivare la collaborazione tra istituzioni impegnate nella tutela e valorizzazione dei beni culturali nel rispetto del principio di sussidiarietà sancito dal nuovo codice
  • incentivare la collaborazione tra musei del territorio attorno a finalità condivise con scambio di conoscenze, competenze e buone pratiche
  • incrementare le conoscenze ceramiche sul periodo storico considerato e la formazione degli operatori-studiosi coinvolti
  • sperimentare modalità di gestione innovative che sappiano conciliare conservazione e fruizione
  • sperimentare “economie di scala” grazie alla ripartizione dei costi, all’apporto sinergico di professionalità interne ed esterne, alla condivisione di strumenti informatici
  • contribuire al progetto di valorizzazione della ceramica artistica tradizionale promosso dalla Provincia di Pesaro e Urbino in collaborazione con i centri di riconosciuta tradizione ceramica del territorio   

I risultati

Dopo una prima ricognizione del patrimonio ceramico del bacino metaurense - Casteldurante, del Ducato di Urbino e della signoria pesarese degli Sforza (secoli XIV-XVII), presente nei musei di Pesaro, Fano, Urbino, Urbania, il comitato scientifico ha indirizzato il progetto verso i frammenti ritenuti propedeutici allo studio delle opere integre.

L’applicazione di Pandora alle collezioni ceramiche dei musei coinvolti ha condotto all’evoluzione del database stesso con un duplice risultato. Pandora è stato integralmente adeguato al programma regionale di catalogazione S.I.R.Pa.C nel rispetto degli standard ministeriali. Come secondo passaggio è stata creata una nuova scheda specifica per la ceramica, fino a quel momento non prevista dall’Istituto Centrale per il Catalogo (ICCD), valida per la ceramica integra e per i frammenti, riconducibile alle schede ministeriali dell’ICCD  OA - Opera d’Arte e RA - Reperto Archeologico.

La scheda è stata il punto di partenza per la redazione di un vocabolario unico per la ceramica che codifica un comune lessico tecnico-scientifico relativamente a: oggetto, decoro e materia - tecnica.

Inoltre, è stato messo a punto il Manuale d’uso di Pandora, funzionale all’adozione del software da parte dei musei che lo richiederanno.

La banca dati online

Sulla base della nuova scheda ceramica i ricercatori assegnati ai singoli musei hanno catalogato una selezione di frammenti pertinenti all’arco cronologico in esame; in contemporanea un ricercatore revisionava le schede catalografiche delle opere integre, secondo il nuovo vocabolario unico. Attraverso Pandora si sono costituite così delle singole banche dati per ogni museo con informazioni relative a ceramiche integre e frammenti, confluite in un’unica banca dati consultabile online.

 
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